giovedì, gennaio 22, 2004
Maratona degli Anelli
Mi aspettavo gente un po’ strana con occhi pallati e spalle ricurve.
Accontentato a metà: donne elfo (o forse vulcaniane in incognito) con orecchie a punta e sopracciglia sfoltite di recente e “mezz’uomini” insospettabili con catene d’argento al collo e anelli con le rune.
Mi aspettavo di arrivarci in ritardo.
Ma ero organizzatissimo: novanta minuti per il tragitto “Milano - Montebello della Battaglia” sono fin troppi anche se ci si sposta in calesse.
E invece eccolo lì, il “Custode” del mio Karma.
Il mio “Custode” lavora anche in pausa pranzo: ora lo so.
Questa volta è travestito da camionista che, fermo al casello, impazzisce e ingrana una retro convinta. Proprio sul musetto della mia auto.
Ok, se avessi usato il calesse ora mangerei bistecche di cavallo.
Scendo sorridente e penso: “Tana! Ti ho riconosciuto! Dai, questa volta ti sei travestito bene. Hai vinto ancora, te ne do atto”.
Ma il “Custode” mi precede ed esclama con un perfetto accento partenopeo:
- Scusa, èccolpa mia. Mi fermo un poco più in là così ci facciamo sctà constatazione amighevole
Perché il mio “Custode” è un gentiluomo, non ama aggiungere beffe al danno.
Con un fanale penzolante e l’altro fracassato arrivo a destinazione in ritardo di soli 45 minuti. Ripongo nel baule ciò che resta della mascherina anteriore dell’auto e varco il Nero Cancell… (ehm..) l’ingresso del multisala.
Solo allora mi rendo conto che la mia accompagnatrice (i pazzi, di solito, non amano muoversi in branco ma per lei faccio qualche sacrificio) non ha mai smesso di scuotere il capo e sorridere..
Nel frattempo noto che qualcun altro ha fatto tardi. Strano. Si muove velocemente.
E in un baleno la sua ombra si confonde nel buio della sala.
Era il “Custode” del mio Karma, ne sono quasi certo.
Mestiere infame, il suo. Giorno dopo giorno a scervellarsi per trovare un modo originale di farmi arrivare in puntuale ritardo; ed essere costretto, suo malgrado, a fare tardi insieme a me.
- Ma non puoi trovarti un lavoro normale?
E’ evidente che non mi va molto di parlare del film, anzi dei tre film.
Non voglio scatenare stupide discussioni da dare in pasto a detrattori o sostenitori.
Sottolineo solo che le edizioni estese dei primi due episodi sono infinitamente più gustose delle versioni “base” e restituiscono un minimo di dignità a due personaggi, Eowin e Faramir, che, complici i geniali tagli, apparivano soltanto come due disadattati cerebrolesi.
Nient’altro da dichiarare.
Giornata intensa e clima festaiolo da occupazione studentesca (bei tempi!).
Il tempo,come previsto, è volato.
“Il Custode”, come sempre, si è volatilizzato.
Mi aspettavo gente un po’ strana con occhi pallati e spalle ricurve.
Accontentato a metà: donne elfo (o forse vulcaniane in incognito) con orecchie a punta e sopracciglia sfoltite di recente e “mezz’uomini” insospettabili con catene d’argento al collo e anelli con le rune.
Mi aspettavo di arrivarci in ritardo.
Ma ero organizzatissimo: novanta minuti per il tragitto “Milano - Montebello della Battaglia” sono fin troppi anche se ci si sposta in calesse.
E invece eccolo lì, il “Custode” del mio Karma.
Il mio “Custode” lavora anche in pausa pranzo: ora lo so.
Questa volta è travestito da camionista che, fermo al casello, impazzisce e ingrana una retro convinta. Proprio sul musetto della mia auto.
Ok, se avessi usato il calesse ora mangerei bistecche di cavallo.
Scendo sorridente e penso: “Tana! Ti ho riconosciuto! Dai, questa volta ti sei travestito bene. Hai vinto ancora, te ne do atto”.
Ma il “Custode” mi precede ed esclama con un perfetto accento partenopeo:
- Scusa, èccolpa mia. Mi fermo un poco più in là così ci facciamo sctà constatazione amighevole
Perché il mio “Custode” è un gentiluomo, non ama aggiungere beffe al danno.
Con un fanale penzolante e l’altro fracassato arrivo a destinazione in ritardo di soli 45 minuti. Ripongo nel baule ciò che resta della mascherina anteriore dell’auto e varco il Nero Cancell… (ehm..) l’ingresso del multisala.
Solo allora mi rendo conto che la mia accompagnatrice (i pazzi, di solito, non amano muoversi in branco ma per lei faccio qualche sacrificio) non ha mai smesso di scuotere il capo e sorridere..
Nel frattempo noto che qualcun altro ha fatto tardi. Strano. Si muove velocemente.
E in un baleno la sua ombra si confonde nel buio della sala.
Era il “Custode” del mio Karma, ne sono quasi certo.
Mestiere infame, il suo. Giorno dopo giorno a scervellarsi per trovare un modo originale di farmi arrivare in puntuale ritardo; ed essere costretto, suo malgrado, a fare tardi insieme a me.
- Ma non puoi trovarti un lavoro normale?
E’ evidente che non mi va molto di parlare del film, anzi dei tre film.
Non voglio scatenare stupide discussioni da dare in pasto a detrattori o sostenitori.
Sottolineo solo che le edizioni estese dei primi due episodi sono infinitamente più gustose delle versioni “base” e restituiscono un minimo di dignità a due personaggi, Eowin e Faramir, che, complici i geniali tagli, apparivano soltanto come due disadattati cerebrolesi.
Nient’altro da dichiarare.
Giornata intensa e clima festaiolo da occupazione studentesca (bei tempi!).
Il tempo,come previsto, è volato.
“Il Custode”, come sempre, si è volatilizzato.