domenica, dicembre 28, 2003

Universi paralleli

S. Stefano 2003
Beatrice (3 anni) mi mostra orgogliosa la carrozzina che Gesù bambino ha provveduto con incredibile tempismo a recapitarle.
Senza una nuova carrozzina non ce l’avrebbe fatta: non avrebbe avuto alcuna chance di occuparsi di “Winnie the Pooh”, orsetto appena adottato e forse abbandonato sotto l’albero proprio da quel senza cuore di Babbo Natale.
Osservo il provvidenziale mezzo: bello, resistente, ruote rinforzate, protezione antipioggia, portabambolotti/orsacchiotti rimovibile.. tutto l’indispensabile per una bambina à la page.
All’improvviso colgo un lampo di raccapriccio che percorre lo sguardo della piccina..
- Beatrice cosa ti succede? E’ bellissima la tua carrozzina, non sei felice?
- Si ma.. Giapomo! Sta allivando Giapomo! Dobbiamo naccondella!
Giacomo!!! Il cuginetto pestifero (3 anni e 4 mesi) !!! L’immaturo Giacomo!!! Il bimbo al cui cospetto i giocattoli si autodistruggono!!! Giacomo il flagello di Dio!!!
Presto! Bisogna fare presto!!!
- DDRIIINN !
Troppo tardi, è Giacomo, è già in casa.. saluta tutti con un cenno del capo e vola fino al centro della stanza; non vede la carrozzina, non vede nemmeno Winnie the Pooh..di più.. non nota neanche la cuginetta: i suoi occhi sono soltanto per una grossa scatola che si trascina dietro a fatica. Cosa contiene?
Risposta alla velocità del pensiero.
Il giovane teppista lascia cadere la confezione e inizia ad estrarre un numero impressionante di rettili gommosi e stupendamente ripugnanti.
L’attenzione di tutto il consesso familiare si sposta sulla piccola peste mentre la bimba incredula e mortificata osserva la scena con tanto di lucciconi.
- Com’è possibile che nessuno noti la mia meravigliosa carrozzina e si accanisca su un mucchietto di gomma puzzolente?
Tranquilla piccola Beatrice, tra una quindicina d’anni ti farai più o meno le stesse domande:
- Com’è possibile che il mio lui non noti la mia nuova mise “très chic” e si inebetisca davanti a un’insulsa partita di pallone??
Non credo che avrai mai una risposta..
Mi distraggo, brindo, chiacchiero, brindo di nuovo, richiacchiero, ribrindo.. insomma, come al solito perdo la cognizione del tempo che passa quando…sorpresa!! Ritrovo Beatrice e Giapomo (ormai anche lui è convinto di chiamarsi così) che giocano insieme..
Lei spinge la carrozzina, lui la segue..
- Finalmente hanno trovato un accordo!
- No – mi fanno notare – lei spinge la carrozzina e accudisce l’orsetto, lui segue di corsa e spara all’impazzata convinto di assaltare una diligenza…

La cosa più importante in un rapporto uomo-donna è la comprensione reciproca, credo.